Qualifica: ricercatore
Istituzione/Azienda: Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
Biografia:
Ricercatore presso l’ISPRA, Area Acquacoltura Sostenibile. PhD, veterinario specializzato in allevamento, igiene, patologia delle specie acquatiche e controllo dei prodotti derivati. Dal 2004 svolge attività di ricerca e istituzionale in ISPRA in materia di sostenibilità e qualità delle produzioni d’acquacoltura, pianificazione e interazioni con l’ambiente. Dal 2020 è vice presidente della Società Italiana di Ricerca Applicata alla Molluschicoltura (SIRAM).
Sessione di intervento
Climate change: l’acquacoltura come punto di riflessione ambientale e banco di prova
Intervento
Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC): focus sull’acquacoltura
Abstract
L’acquacoltura, per le strette relazioni con gli ambienti e gli ecosistemi di acque interne e marino-costieri, è tra i settori socio-economici più vulnerabili ai cambiamenti climatici. In Italia, i sistemi produttivi e le tecnologie, le specie allevate, la localizzazione geografica e le caratteristiche ambientali dei siti di produzioni sono molto diversificati e rendono complessa la valutazione dei potenziali impatti dei cambiamenti climatici sull’acquacoltura e l’elaborazione di strategie di adattamento. Migliorare le conoscenze sulla vulnerabilità dell’acquacoltura ai cambiamenti climatici è prioritario, per assicurarne lo sviluppo sostenibile e il mantenimento dei servizi ecosistemici forniti.